L'idea di un racconto con protagonista un uomo dalla vita al contrario non era un'idea originale di Fitzgerald. Come ammise lo stesso scrittore statunitense nella nota introduttiva a Il curioso caso di Benjamin Button:
«Questo racconto fu ispirato da un'osservazione di Mark Twain: cioè, che era un peccato che la parte migliore della nostra vita venisse all'inizio e la peggiore alla fine. Io ho tentato di dimostrare la sua tesi, facendo un esperimento con un uomo inserito in un ambiente perfettamente normale. Parecchie settimane dopo che ebbi terminato questo racconto, scoprii un intreccio quasi identico negli appunti di Samuel Butler.»
(Francis S. Fitzgerald.)
Nel 1860 nasce Benjamin Buttler, ma quando il padre si reca emozionato in ospedale a trovare il figlio neonato:
«Bene», ansimò il signor Button, «qual è il mio?»
«Là», disse l’infermiera.
Gli occhi del signor Button seguirono il dito indicante, e questo è ciò che vide. Avvolto in una voluminosa coperta bianca, e parzialmente infilato in una culla, sedeva un vecchio dell’età apparente di settant’anni.