La sfortuna e il destino avverso non si accaniscono soltanto contro i poveri e gli ignoranti. In questa novella infatti Verga ci mostra come anche i cosiddetti "galantuomini", ovvero i benestanti che sanno leggere e scrivere, debbano soccombere di fronte al fato.
Anche loro, proprio come i più poveri contadini, "son fatti di carne e di ossa come il prossimo”.