Il direttore generale di un grande ente pubblico tenta, ostinatamente, ma invano, di difendere il proprio posto di lavoro, che considera la sua unica ragione di vita.
Ma non può nulla contro le logiche politiche che si impongono con la violenza caratteristica del potere istituzionale.
Eppure quel miracolo per cui tutto ciò che accade è sempre per il meglio risulta ancora più evidente se osservato attentamente sotto la lente della legge di reincarnazione.