Milano. Novembre. Cordelia decide di scoprire il mistero del proprio colore. Ha otto anni ma sembra più piccola, magra, capelli biondi, occhi azzurri. È una bambina con problemi, parla poco ora niente.
“I colori e i silenzi sono meglio delle parole”, ci scrive la giallista marchigiana-milanese Nicoletta Vallorani in un romanzo non di genere, intenso e delicato.
Ogni capitolo un colore nell’ordine in cui li ha imparati: rosso, arancio, giallo, blu, verde, bianco (il peggiore), azzurro, viola, nero, fango sangue. Gusti alimentari infantili, con prosciutto e gelato al sapore di Puffo, senza formaggio e panna montata. Musica solo studiata al pianoforte.
Consigliato ai grandi, affinché lo siano.