Nel romanzo “Le ore inutili”, Amalia Guglielminetti esplora l'interiorità dei suoi personaggi attraverso una prosa poetica e evocativa, tipica del Novecento italiano. Ambientato in un contesto urbano, il libro si snoda tra le riflessioni e i dialoghi di donne che, pur immersi nella frenesia della vita quotidiana, si confrontano con un senso di vuoto e di ricerca di significato. L'autrice, con uno stile lirico e intimo, riesce a catturare le sfumature emotive dei suoi protagonisti, rendendo il lettore partecipe delle loro esperienze e dei loro sogni incompiuti, contestualizzando la narrazione nel periodo della nascente modernità italiana, segnata da profondi cambiamenti sociali e culturali. Amalia Guglielminetti, poetessa e scrittrice piemontese, ha dedicato gran parte della sua opera alla rappresentazione delle donne e delle loro complessità psicologiche. Attiva in un contesto culturale vivace e innovativo, la sua scrittura riflette le tensioni e le aspirazioni di un'epoca in cui le donne cercavano di ritagliarsi uno spazio nel panorama letterario e sociale. La sua esperienza personale, segnata da un'intensa vita interiore e da relazioni significative, ha influenzato profondamente il suo approccio narrativo, rendendo i suoi personaggi estremamente realistici e relatable. “Le ore inutili” è una lettura imprescindibile per chiunque desideri approfondire le tematiche del malessere esistenziale e della ricerca di identità femminile. La sensibilità con cui Guglielminetti tratteggia le sue protagoniste invita a una riflessione profonda e personale, stimolando il lettore a confrontarsi con le proprie emozioni e esperienze. Consiglio vivamente questo libro a chiunque sia interessato alla letteratura del Novecento e alla scrittura al femminile, poiché rappresenta un'opera significativa che arricchisce il panorama letterario italiano.