Una tra le più complesse tragedie shakespeariane, “Timone d'Atene” lega insieme denaro, adulazione e ingratitudine umana. Le vicende narrate sono quelle di Timone, ricco ateniese con la fama da scialacquatore, circondato di falsi amici che sperano di ottenere un po' delle sue ricchezze.
Una volta travolto dai debiti, Timone si ritrova ad affrontare l'ipocrisia degli ateniesi, sordi alle sue richieste d'aiuto, insensibili alla miseria e devoti soltanto al denaro. Similmente ai protagonisti di “Re Lear”, “Amleto” e “Otello”, Timone resta impresso per le ciniche invettive contro la cupidigia e l’egoismo degli uomini, tanto da essere considerato uno dei drammi più significativi di Shakespeare.
William Shakespeare (1564 — 1616) è considerato il più importante scrittore e drammaturgo inglese.
Molto prolifico nei suoi 25 anni di attività poetica, scrisse 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Sia nelle tragedie che nelle commedie riuscì a coniugare il gusto popolare dell'epoca con una caratterizzazione ampia dei personaggi e una poetica raffinata che incontrava il favore delle classi più alte.
Tra i titoli più celebri e ampiamente trasposti ricordiamo “Romeo e Giulietta” (1597), “Il mercante di Venezia” e “Sogno di una notte di mezza estate” (1600), “Amleto” (1603), “Macbeth” (1606).