Questa breve antologia comprende due racconti di fantascienza e due horror. Perché due generi così diversi?
Perché c’è un filo che li unisce e questo filo sono gli inumani. Sotto questa parola si possono riunire tante creature appartenenti al nostro mondo; per esempio una quercia è un essere inumano. Ma ci sono creature, non ne abbiamo le prove, ne supponiamo però l’esistenza, che sono inumane perché nate su mondi lontani, perse nei sargassi del cosmo.
E potrebbero esisterne altre, di queste non avremo mai prove scientifiche perché rappresentano l’irrazionale, che sono inumane sovrannaturali.
Resta una domanda, comunque, alla quale dovremmo trovare una risposta… prima o poi.
Gli inumani sono pericolosi?