Nell'America dei ruggenti anni Venti, Bruce Dudley lascia all'improvviso la moglie e il lavoro di giornalista per iniziare un viaggio alla ricerca di un'identità più autentica, al di fuori delle castranti convenzioni sociali della città.
Prendendo solo poche cose con sé, decide di discendere il Mississippi come un moderno Huckleberry Finn per poi raggiungere la quieta cittadina di Old Harbor, nella valle del fiume Ohio, dove da bambino aveva vissuto con la famiglia.
Lì, Bruce è finalmente pronto a ritrovare la pace e la serenità tanto desiderate, ma l'incontro con una donna lo costringerà a mettere tutto in discussione ancora una volta.
Sherwood Anderson (1876 — 1941) è stato un autore statunitense molto attivo nella scrittura di romanzi e raccolte di racconti brevi.
Noto al pubblico soprattutto grazie alla raccolta di racconti “Winesburg, Ohio” (1919), che ebbe un'influenza profonda sulla letteratura e sulla narrativa americana, fu uno scrittore prolifico e apprezzato da molti suoi colleghi e coetanei, tra cui Hemingway e Scott Fitzgerald.
Personalità irrequieta e tormentata, con un quadro familiare burrascoso, nel corso della propria vita viaggiò e si spostò molto, ed ebbe tre divorzi e quattro matrimoni.