Può un’esperienza «interiore», che ha come scopo l’annullamento dell’«io», diventare materia narrativa, romanzo d’avventure picaresche?
A metà strada fra un originale esperimento letterario e un saggio introduttivo ai principi base della meditazione, verso la conoscenza di una affascinantissima dottrina orientale, senza mai prendersi troppo sul serio, con un piglio ironico che ha tutto il sapore della vera saggezza.