Stendhal scrisse la Vita di Napoleone negli anni 1817–1818 ma non pubblicò mai il testo, non solo per comprensivi motivi di prudenza politica nel momento della Restaurazione, ma anche perché non fu mai rifinita, al punto da apparire più come una serie di appunti, anziché un'opera completa.
Il lavoro era stato concepito soprattutto come una risposta alle accuse correnti di un Napoleone despota sanguinario responsabile delle guerre del primo quindicennio del secolo XIX. Stendhal però non compone un’apologia, ma elabora uno studio condotto con rigore storico. Se muove grandi rimproveri all'imperatore sono di segno opposto, ossia di non aver colto l'occasione di cambiare il mondo, e di aver agito, a volte senza il coraggio di osare, e di essere più attaccato alla vanità che alla gloria.