Amleto Vespa, (Aquila 1884- Shanghai 1941), ha speso gran parte della sua vita tra Siberia, Manciuria e Cina, prima come spia dei giapponesi e trafficante d’armi, poi al servizio dei cinesi, di nuovo arruolato nell’intelligence giapponese durante l’occupazione della Cina e quindi nel ’38 al servizio degli americani. Rivelò una parte dei segreti delle sue missioni e incarichi di agente segreto in un libro “Secret Agent of Japan” pubblicato nel 1938 prima a Londra e poi negli USA che divenne in Cina un pesante atto d’accusa nei confronti dell’occupazione militare nipponica.
Morì misteriosamente, probabilmente ucciso dai giapponesi nelle Filippine, nel 1941. Subito dopo la moglie e i figli ripararono negli Stati Uniti,dove fecero perdere le loro tracce.
La ricostruzione della biografìa (su se stesso Vespa scrisse poco o nulla) è stata fatta su documenti reperiti nell’Archivio storico della Farnesina e lettere alla famiglia in Italia. L’avventura di Amleto Vespa è stata ripercorsa dentro gli scenari storici che l’hanno segnata : la fine della prima Guerra mondiale in Siberia, la presenza italiana nella costruzione della Transiberiana, la Rivoluzione Russa, la caduta dell’Impero e il conflitto dei “signori della guerra” in Cina, l’occupazione giapponese della Manciuria e la guerra delle spie a Shanghai negli anni Trenta.
Il lavoro si chiude con la sua misteriosa fine e il silenzio caduto sul suo libro subito dopo la conclusione della Seconda Guerra Mondiale.