In questo originale racconto, Italo Svevo affronta un tema dalle sottili implicazioni psicanalitiche, ricorrendo ad una divertente metafora campestre. In un bel giardino, contornato di siepi, vivono dei pulcini. Si interrogano su chi sia la loro madre, arrivando a identificarla astrattamente con tutto ciò che è “bene”, col «bel tempo e l’abbondanza”. Uno di loro — soprannominato Curra perché, al richiamo della contadina col becchime, è il primo ad accorrere — decide di esplorare la fattoria, per trovare finalmente questa provvidenziale “Madre” di cui tutti parlano. Alla fine, certo, la troverà, ma la realtà sarà ben più dura delle aspettative…
Italo Svevo (1861–1928), alla nascita Aron Hector Schmitz, è stato uno scrittore italiano. Influenzato dalla multiculturalità della sua città, Trieste, Svevo è stato un attento osservatore dei cambiamenti sociali e un pioniere dell'introspezione psicologica in ambito letterario. Tra le sue opere più note ricordiamo 'Una vita', 'Senilità' e 'La coscienza di Zeno'.