Il mondo greco, come peraltro anche quello romano, era estremamente vitale, carnale potremmo dire addirittura; la Grecia pagana aveva un rapporto profondamente disinibito con il corpo, lontano dalle inibizioni e dal voyeurismo della nostra epoca. Non ci devono stupire quindi i versi espliciti dei poeti né le raffigurazioni schiette dei pittori: l'arte, la poesia in particolare, specchio fedele della vita, ne testimoniava senza pudore tutta la sensualità. Le liriche raccolte in quest'antologia mostrano quindi i temi di sempre, come l'utilità del denaro per attrarre belle donne, la gelosia delle anziane per le più giovani, i triangoli amorosi, le occasioni perdute, il fascino degli amplessi proibiti, chiamando ogni cosa con il proprio nome. A cura e traduzione di Daniele.