Un viaggio di due anni nella Londra multietnica dei bassifondi migratori e dei mestieri che un italiano aspirante-commesso-Benetton non vorrebbe fare mai.
Tra rifugiati politici, spacciatori di passaporti, datori di lavoro orientali e padroni di casa ex galeotti, ci si può anche ritrovare selezionati per il Royal Ballet, a patto di avere un curriculum falso, i requisiti giusti e i riflessi pronti alla cassa di uno dei fast food più pericolosi d'Inghilterra.
ATTENZIONE: NON è una guida turistica.
«Ora vivo in una casa buffa e sporchissima con Miguel di Madeira, che dice di essere ricercato in patria per omicidio passionale. Scommette tutti i giorni, ma spesso confonde i cavalli perché è ubriaco. Prende il sussidio di disoccupazione da sette anni a lavora in nero al Tennesee Fried Chicken, dove ha detto che mi troverà una sistemazione.
La mia stanza è vicina a quella di un certo Paolo di Piacenza che ho incontrato una sola volta: si è trasferito dalla sua ragazza quando ha visto la coppia di irlandesi del piano di sotto prepararsi un'insalata di tonno nel catino che usiamo per fare il bucato.»