ROMANZO (146 pagine) – NARRATIVA – Un libro, due storie: Alice, 25 anni, slang, sesso e cocaina. Amici sballati e famiglie disgregate. Mia, 16 anni, introversa, emarginata e senza amici. Non si conoscono, una pistola compare in entrambe le storie e unisce la vita delle due ragazze.
Alice vuole allontanarsi dal suo quartiere, periferia di Genova, dove criminalità e illegalità sono all'ordine del giorno, mentre Mia, proveniente da un piccolo borgo della Brianza, a causa di una violenza rimane incinta e vuole fuggire da una situazione di oppressione. Alice simboleggia una situazione giovanile alquanto realistica, dove si lotta per una vita migliore, e ha dei comportamenti a volte adolescenziali, mentre Mia è un'adolescente che desidera essere adulta, autonoma e responsabile. Soltanto all'inizio sembra essere l'esatto contrario di Alice, invece, si scoprirà che entrambe le ragazze hanno tratti in comune, dati non solo da una pistola, ma anche da una situazione di sofferenza da cui vogliono fuggire.
Cristina Origone, genovese, dopo aver pubblicato due saggi semi-seri nei quali racconta storie di donne, uomini e sesso con tanta ironia, ha deciso di fare sul serio e ha scritto «Alice a testa in giù", un romanzo ispirato a una storia vera e alla sua famiglia imperfetta.