Il racconto, già parte della raccolta “Racconti del grottesco e dell'arabesco”, è incentrato sul rapporto tra l'io narrante e la moglie, Morella.
Morella è una donna estremamente erudita e amante dell'antica letteratura esoterica tedesca, alla quale introduce anche il marito, fino ad allora estraneo al genere. Queste letture tuttavia suscitano nell'uomo un'inquietudine ogni giorno più grande, mentre la moglie, al contrario, si identifica sempre di più nel misticismo di quegli scritti antichi.
In un climax sempre più intenso, il conflitto esasperato tra il narratore e Morella condurrà l'una alla morte, l'altro alla follia, gettando le basi di una maledizione destinata a ripetersi.
Edgar Allan Poe (1809 — 1849) è stato uno degli autori statunitensi più influenti dell'Ottocento, nonché uno dei primi scrittori di professione degli Stati Uniti. Precursore dei generi poliziesco e horror, tradotto in Francia da Baudelaire e apprezzato in Inghilterra da Arthur Conan Doyle, Poe soffrì di depressione ed ebbe per tutta la vita problemi finanziari e di abuso di alcol e droghe. Morì nel 1849 a Baltimora in circostanze tutt'ora misteriose, probabilmente di rabbia.