Le avventure del nostro “Oliver Twist siciliano” ci forniscono uno spaccato dell’epoca che risulta sicuramente interessante anche per comprendere alcune problematiche del presente. L’incontro con sant’Annibale Maria di Francia, non è solo uno dei momenti più toccanti del racconto, ma per molti lettori costituirà anche una gradita sorpresa trovarsi dinanzi ad un personaggio di levatura mondiale del quale magari ignoravano l’esistenza. Molto coinvolgente è anche la ricerca etimologica della parola “orfano”: il suo approfondito significato è un caloroso invito ad effettuare una miriade di riflessioni sul senso della vita e sull’importanza dei legami affettivi. La figura di sant’Antonio di Padova è tratteggiata attraverso interessanti notizie storiche; così come le pagine riguardanti Bengasi sono un’altra occasione per conoscere meglio l’avventura coloniale italiana in Africa. I frammenti della Seconda guerra mondiale con i relativi pericoli vissuti dal protagonista aggravati dal suo enorme terremoto sentimentale troveranno immediatamente un posto nel cuore del lettore. Anche la commovente e lieta conclusione suggellerà certamente il piacere di aver letto L’incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru.