INEDITO IN ITALIA. L'autrice di «L'età dell'innocenza» lo scrisse nel 1903, sembra scritto oggi. Ferocemente polemico nei confronti di quello che la Wharton definisce lettore meccanico, lettore di libri alla moda che ama anche la più banale delle fiction, e può essere pericoloso per le “belle lettere”. Il lettore meccanico produce come proprio clone il critico meccanico. La critica non come analisi del contenuto e dello stile del romanzo, ma il riassunto. “L'estrattore di trame” ha sostituito il critico letterario.