Polissene e Leonte sono due grandi amici di infanzia, rispettivamente re di Boemia e di Sicilia. Rimasto per nove mesi alla corte dell'amico in Sicilia, Polissene si accinge adesso a tornare nel proprio regno, ma Leonte, dispiaciuto per la partenza, lo supplica di restare e prega anche la propria moglie, Ermione, di dissuaderlo dall'andar via. Inizialmente inamovibile, Polissene diventa prima titubante e infine cede alle lusinghe di Ermione, decidendo di prolungare il soggiorno; Leonte si scopre però turbato dall'eccessiva confidenza tra i due, e ordina che l'amico venga avvelenato. Inizia così una storia dal sapore agrodolce, fatta di equivoci, gelosia e penitenza, narrata con i toni tipici della tragicommedia shakesperiana.
William Shakespeare (1564 — 1616) è considerato il più importante scrittore e drammaturgo inglese.
Molto prolifico nei suoi 25 anni di attività poetica, scrisse 37 testi teatrali, 154 sonetti e una serie di altri poemi. Sia nelle tragedie che nelle commedie riuscì a coniugare il gusto popolare dell'epoca con una caratterizzazione ampia dei personaggi e una poetica raffinata che incontrava il favore delle classi più alte.
Tra i titoli più celebri e ampiamente trasposti ricordiamo “Romeo e Giulietta” (1597), “Il mercante di Venezia” e “Sogno di una notte di mezza estate” (1600), “Amleto” (1603), “Macbeth” (1606).