Tommy ha quindici anni, veste sempre di nero, porta i capelli lunghi, indossa catene e borchie e ascolta musica black metal. E sente le voci dell’acqua. Trascorre ore sotto il getto della doccia: l’acqua gli racconta le cose senza tralasciare nulla, sale e scende nelle tubature e durante il tragitto raccoglie le voci e i suoni del Palazzone.
Quando Alina viene uccisa, tutti sono convinti che il colpevole sia Romano, l’uomo per cui lei lavorava come badante, un violento che ha già ucciso in passato. Ma Tommy sa che non è stato lui, perché nell’acqua ha sentito la voce dell’assassino. Nessuno gli crede, neppure l’amico del cuore Nico. Neppure suo padre. Quando la voce dell’assassino diventa una faccia, Tommy crede che sia tutto finito. Ma non è così e, come uno tsunami, la verità spazzerà via il suo mondo.