ROMANZO BREVE (83 pagine) – FANTASCIENZA – Abbandonati su un pianeta ostile, si trovarono a dover scegliere tra la civiltà e la sopravvivenza.
Un lontano futuro. La specie umana si è sparsa tra le stelle, ma non è progredita solo tecnologicamente, ma anche socialmente. Non ci sono più guerre, non ci sono più conflitti o tensioni sociali. Non ci sono più discriminazioni, e ogni decisione viene presa pacificamente, in comune con il proprio Cerchio. Ma fino a che profondità arriva lo strato di civiltà che distingue questi evoluti esseri umani dal primitivo home sapiens? Quanto è resistente? Quando un piccolo gruppo di coloni si trova a dover affrontare i problemi più antichi del mondo – scarsità di cibo, malattie, e la necessità di riprodursi – verrà messo alla prova il loro stesso modo di vivere.
Clelia Farris è nata a Cagliari nel 1967, dove si è laureata in psicologia con una tesi di epistemologia. Nel 2004 ha vinto il premio letterario Fantascienza.com con l'acclamato romanzo “Rupes Recta”, giunto alla seconda ristampa, e tre anni dopo ha vinto la prima edizione del Premio Odissea con «Nessun uomo è mio fratello”. Con Kipple ha pubblicato altri due romanzi, “La pesatura dell'anima” e “La giustizia di Iside”, ambientati in un Egitto alternativo. Ha pubblicato diversi racconti su “Fantasy Magazine” e “Robot”. Avvicinabile per gli argomenti e il modo di affrontarli a Ursula Le Guin, è da molti considerata tra i migliori autori della fantascienza italiana del decennio.