Tornato a Vienna dopo un periodo di malattia, le condizioni psichiche di Robert non sembrano essere migliorate per niente. È un periodo di tensione e paranoia, un lento declino verso la follia. Per di più, nonostante paia esserne cosciente, Robert non trova riparo o aiuto in nessuna delle sue vecchie compagnie: si allontana dalla compagna, dalle amicizie, e neanche suo fratello Otto, medico famoso, riesce a calmarlo. Anzi, è proprio verso di lui che Robert sviluppa una certa diffidenza, soprattutto per via di un foglio che lui stesso aveva firmato in passato dove dichiarava che, in presenza di evidenti segni di follia, avrebbe preferito la morte.
Arthur Schnitzler (1862–1931) è stato un medico, scrittore e drammaturgo viennese. Le sue opere sono contraddistinte da un’attentissima analisi psicologica dei personaggi. Lo stile della sua prosa, soprattutto per aver introdotto la tecnica del monologo interiore, è riconosciuto come uno dei più influenti della letteratura mondiale.