«Uscì dal lago e si soffermò a contemplare la sua immagine riflessa. “Fate presto”, disse, “non voglio sentire dolore”. Sabato, mezzogiorno. Sua moglie è appesa accanto al tavolo. Il suo odore mi fa bruciare le narici. Mia nonna fa le pulizie per vivere».
Se non vi raccapezzate, è colpa mia: suggestionata da un’affermazione di André Breton, secondo il quale «non è necessario introdurre il surrealismo in Grecia perché la Grecia è già surrealista», ho voluto cimentarmi in una sorta di gioco, appunto, surrealista, mescolando gli incipit dei racconti greci da me tradotti e qui proposti.
L’esperimento non è riuscito un granché, ma vi assicuro che le sei narrazioni delle sei diverse voci greche contenute in questa antologia, sono una ghiotta occasione per leggere letteratura greca contemporanea inedita.
I sei autori, «portatori sani di resilienza e di continuità con il passato», sono: Stergia Kavvalou (l’impertinente), Pavlina Pampoudi (la filosofa), Vasiliki Petsa (la storica), Thomas Tsalapatis (il surrealista), Makis Tsitas (il risoluto) e Maria Xylouri (la riflessiva).
Ogni racconto è accompagnato da una fotografia d’artista, da un’illustrazione o da un’opera d’arte, grazie alla partecipazione di: Alessandro Broccoletti (l’audace), Flora Contoli (la trasformista), Cristina Nisticò (l’inarrestabile), Daniele Pinti (il riservato), Claudia Sordi (l’ardita), Francesco Viscuso (l’enigmatico).
«FONES Voci dalla Grecia» è un’antologia curata e tradotta da Viviana Sebastio. È un e-book pubblicato dai Dragomanni.
Buona lettura.