Romanzo corale che diventa memoria collettiva di un'intera nazione, 'Terre vergini' è ambientato nella Russia ottocentesca, un paese dominato da un'aristocrazia decadente che sembra sul punto di crollare sotto la spinta dello spirito rivoluzionario che comincia a sobbollire nelle grandi città. Unirsi a quello che viene chiamato il movimento “populista” significa rompere con i rigidi schemi di una società classista per andare a vivere nel popolo, tra la gente che lavora davvero. Significa sfidare le norme dell'impero zarista gettando le basi per un futuro diverso. È l'alba di una nuova Russia, e gli amici Alexej e Vasily non aspettano altro.
Da molti considerata l’opera più ambiziosa di Turgenev, ‘Terre vergini’ è suddiviso in due volumi.
Ivan Turgenev (1818–1883) è stato uno scrittore russo. Appartenente al filone dei grandi autori russi dell’Ottocento quali Dostoevskij e Tolstoj, Turgenev propone nelle sue opere una simile indagine filosofica e interiore intrecciata a un’attenta analisi storica. Nel 1862 viene pubblicato il suo capolavoro, ‘Padri e figli’, unanimemente considerato uno dei capisaldi della narrativa del XIX secolo.