In questo suo racconto fortemente autobiografico lo scrittore toscano Federigo Tozzi (1883–1920) narra la storia e le difficoltà del giovane fiorentino Leopoldo Gradi, il quale, assunto come impiegato dalle Ferrovie dello Stato, viene assegnato all’ufficio della stazione di Pontedera, trovandosi così calato all’improvviso in un ambiente profondamente diverso da quello suo cittadino, lontano dalla famiglia e, soprattutto, dalla sua fidanzata.